Bonus vacanze: chi ne ha diritto?
Possono accedere al bonus vacanze solo le famiglie con ISEE fino a 40.000 euro, quindi è importante avere l’ISEE valido, puoi usare sia quello ordinario che quello corrente. Quest’ultimo è da richiedere se la situazione economica o lavorativa della famiglia è peggiorata rispetto a quella dei due anni precedenti. Quindi, se questa è la tua situazione il nostro consiglio è quello di rivolgerti a un CAF o di accedere al sito dell’INPS per ottenere il tuo ISEE e utilizzarlo per avere accesso al bonus vacanze.
La richiesta del bonus deve esser fatta da un solo componente del nucleo familiare, che deve utilizzarlo facendo attenzione a tre condizioni, che se non vengono rispettate fanno decadere il bonus ottenuto:
- il bonus vacanze deve essere utilizzato esclusivamente per il pagamento di servizi offerti in Italia da imprese turistico ricettive, agriturismi o bed&breakfast;
- il bonus vacanze deve essere speso tutto in una volta e per un unico esercente, quindi non è possibile utilizzarlo per pagare ad esempio due soggiorni diversi;
- il pagamento deve esser documentato da fattura elettronica, in cui risulti il codice fiscale di chi ha ottenuto il bonus vacanze;
- non è possibile utilizzare il bonus vacanze per pagamenti in cui intervengono soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici (ad esempio Airbnb o Booking) mentre è possibile utilizzarlo presso agenzie di viaggio e tour operator.
Come si ottiene il bonus vacanze ?
Le modalità operative non sono ancora state emanate, quello che sappiamo è che l’80% del bonus viene riconosciuto dalla struttura ricettiva sottoforma di sconto diretto in fattura, mentre il restante 20% verrà riconosciuto tramite una detrazione dalle imposte. Quindi in caso di bonus di 500 euro: 400 euro li ottieni sottoforma di sconto dalla struttura 100 euro li recuperi con la dichiarazione dei redditi.
In pratica, prima di prenotare contattate la struttura e assicuratevi che possa farvi lo sconto in fattura. Infatti, non è così scontato perché l’esercente a sua volta ottiene lo sconto che riconosce al turista sottoforma di credito d’imposta cedibile anche a terzi comprese banche e istituti di credito, ma questo potrebbe comunque comportare per lui problemi di liquidità a riconoscerlo a tutti.
Per il restante 20% ricorda di conservare tutta la fattura della struttura, l’Isee e il documento che ufficializza il tuo diritto al bonus (attualmente ancora non disponibile) per poterlo inserire nella tua dichiarazione dei redditi che presenterai nel 2021 sui redditi 2020.
di: altroconsumo.it