Il professor Colin Mendelsohn replica alla ricerca secondo cui la nicotina dell’ecig causerebbe malattie cardiovascolari: “Affermazioni irresponsabili”.
È Colin Mendelsohn, il professore associato della Scuola di salute pubblica dell’Università del Nuovo Galles del Sud ed esperto del trattamento del tabagismo, a replicare ad un nuovo studio sulla sigaretta elettronica che, nanche a dirlo, ha guadagnato ampio spazio nei media. L’accademico australiano è un forte sostenitore del vaping come strumento di contrasto al fumoed ha portato avanti in prima persona la battaglia per legalizzare i liquidi alla nicotina, attualmente non consentiti in Australia (ed è di oggi la notizia che il Senato australiano ha rifiutato una proposta di legge in questo senso, ndr). Mendelsohn non è neanche nuovo ad aspre critiche ai mezzi d’informazione per la facilità con cui diffondono notizie allarmistiche. “I titoli sensazionalistici e fuorvianti – scrive – costano vite umane”.
Eppure, sottolinea Mendelsohn, si tratta di uno studio nemmeno ancora pubblicato o sottoposto a peer-reviwing, elemento che già dovrebbe indurre alla cautela. Ma c’è di più: questa ricerca non fa che descrivere i ben noti effetti della nicotina sul sistema cardiovascolare, indotti anche – specifica il professore – da prodotti sostitutivi come gomme e cerotti e, naturalmente, dal fumo. “Le stesse alterazioni – continua – si verificano dopo aver bevuto un caffè, aver fatto esercizio fisico o in caso di stress. Non vi sono prove che queste alterazioni temporanee causino malattie cardiovascolari e di certo non lo dimostra questo studio”.
di: http://www.sigmagazine.it/2017/09/mendelsohn-replica/