Tutti i Messaggi e i significati nascosti, all’interno dei loghi e marchi più famosi al mondo.

 



Dalla Coca Cola ad Amazon, da FedEx al Toblerone: i loghi più celebri del mondo nascondono curiosità, messaggi e piccoli segreti.


Il nuovo logo della Juventus, presentato a gennaio del 2017, ha stupito tifosi, grafici e designer. Può piacere o no, ma secondo alcuni ricorda e nasconde, nella sua genesi, uno scudetto. Segno di un atteggiamento molto competitivo e di una propensione alla vittoria. Abbiamo pensato subito di aggiungerlo a questa carrellata di messaggi nascosti nei loghi più celebri.


Guardate bene la seconda “o”: il logo della bibita più famosa del mondo nasconde al suo interno la bandiera della Danimarca. È un caso? Sembrerebbe di sì, tuttavia la Danimarca è nota per essere “la nazione più felice del mondo”…



Uno (forse) dei più riusciti. Il logo del parco nazionale di Pittsburgh (USA) è, si vede bene, un albero. Ma osservando attentamente si notano (in negativo) i profili di un gorilla e di un leone uno di fronte all’altro (e chissà quanti altri animali si celano nella chioma…) E siccome il parco ospita anche un acquario, in basso si notano anche le sagome di alcuni pesci.


Questo è il logo dello United States Cyber Command, la divisione del Pentagono che ha il compito di proteggere i network militari dagli attacchi informatici. Ingrandendo l’immagine, si nota una scritta “incisa” sulla più interna delle due circonferenze: “9ec4c12949a4f31474f299058ce2b22a”. È un messaggio crittografato (per gli addetti ai lavori: codificato in MD5) che equivale alla descrizione della “mission” del reparto. La “traduzione” è:
USCYBERCOM plans, coordinates, integrates, synchronizes and conducts activities to: direct the operations and defense of specified Department of Defense information networks and; prepare to, and when directed, conduct full spectrum military cyberspace operations in order to enable actions in all domains, ensure US/Allied freedom of action in cyberspace and deny the same to our adversaries.


Ci sarà passato davanti agli occhi chissà quante volte. Eppure in molti non avranno notato la freccia che, nel logo di Amazon, vuole rappresentare un’idea precisa: ovvero che sul sito è possibile acquistare di tutto, dalla A alla Z.


Il logo dei computer di casa Sony rappresenta l’integrazione tra l’analogico (l’onda sinusoidale formata dalle lettere VA) e il digitale (i caratteri che rappresentano 1 e O).


Forse non ci avete mai fatto caso, ma sulla confezione di uno dei cioccolati più famosi del mondo c’è un orso che campeggia sul Cervino. È il simbolo della cittadina svizzera di Berna, sede del Consiglio Federale elvetico.


Cisco Systems, l’azienda specializzata in router e altri apparati per la realizzazione di network, fu fondata nella città americana di San Francisco. I suoi fondatori, mentre in auto si stavano recando a Sacramento per registrare la nuova azienda, videro il celebre Golden Gate in controluce e decisero che il ponte doveva essere presente nel logo. Le linee verticali ne riproducono così una versione “stilizzata”.


Il logo di Beats Audio è l’iniziale del marchio (b). Ma al tempo stesso evoca il padiglione di una cuffia (stilizzato), prodotto che ha reso celebre l’azienda.


Numerosi sono i casi nello sport. Uno dei loghi “con messaggio” più riusciti è quello proposto per la squadra di baseball dei Milwaukee Brewers. Osservate le iniziali, b e m: non vi sembra che formino un guanto da baseball? Nonostante ciò, non è mai stato adottato.


Un marchio celebre, quello della rasatura: tra la G e il punto della i è possibile individuare il “taglio netto” a cui è sottoposto il pelo della barba.


Il logo del Carrefour ha 3 messaggi nascosti: i colori richiamano la Francia, dove è stata fondata la catena di supermercati; le due frecce – opposte – richiamano un incrocio (Carrefour in francese vuol dire appunto crocevia, incrocio); ma è la C in negativo, al centro del logo, il messaggio più nascosto (e più eclatante).


Nel logo della NBC il protagonista è un pavone dalla ruota arcobaleno.


Unilever è una delle più grandi aziende mass market del mondo: produce e commercializza centinaia di prodotti, tutti o quasi rappresentati nel suo logo.


Nel logo di Sun Microsystem, leader mondiale nel mercato delle tecnlogie, la scritta SUN si può leggere in ogni direzione.


Un classico, uno dei loghi meglio riusciti al mondo e premiato con oltre 40 riconoscimenti internazionali, il logo di FedEx nasconde al suo interno una freccia. Non la trovate? È tra la E e la x.


Lo Spartan è il golf club della Michigan State University: nel logo si vedono il profilo di un elmo spartano ma anche un giocatore di golf che esegue uno swing.


Nel logo della Northwest Airlines si nascondono due messaggi: una N e una W in negativo e una bussola, iscritta nel cerchio, che punta a nord ovest.


Le diverse aree colorate che compongono il logo del Museum of London sono rappresentazioni schematiche dell’evoluzione della pianta di Londra, dalle sue origini ai giorni nostri. È una sintesi visuale di tutto ciò che si può trovare nelle sale del museo.


Il logo di Places, il servizio di geolocalizzazione di Facebook, sembra contenere un 4 iscritto in un quadrato: un ironico accenno al concorrente Foursquare?


Se osservate con attenzione il logo della Formula 1 noterete che tra la F e l’1 rosso si nascondono i contorni di un 1 bianco.


 La sagoma dell’Africa nel logo di Hope for Children nasconde i profili di un adulto e un bambino che si guardano.


Lo vedete il ciclista nel logo del tour de France?


Che il simbolo di LG sia un viso stilizzato formato da una L e una G è abbastanza evidente. Più nascosto il fatto che in pochi passi diventi un… Pac-man.


il logo della Toyota, casa automobilistica giapponese, riprende nel proprio logo tutte le lettere che compongono appunto la scritta “Toyota”


La caricatura si spiega da sola. Facebook è forse il social network che più di altri tiene gli occhi delle persone incollati agli schermi dei propri smartphone.


Continental è una società di produzione automobilistica specializzata in pneumatici. Uno di questi pneumatici è chiaramente presente nel logo dell’azienda, creato dalla combinazione delle prime due lettere.


l simbolo del “power on” può essere trovato praticamente su qualsiasi apparecchio elettronico, ma poche persone conoscono le sue origini.
Già negli anni ’40, gli ingegneri usavano un sistema binario per rappresentare specifici interruttori, dove 1 significava on e 0 significava off. Nei decenni successivi, si è trasformato in un segno che presenta un cerchio (zero) e una linea verticale (uno).


La parte inferiore nel logo dei famosi jeans ricorda… bè, un sedere.


Certo, la M sta per McDonald’s, ma si tratta di una M molto particolare. Infatti, secondo lo psicologo e consulente di design Louis Cheskin, questa famosa M rappresenta i seni materni. Negli anni ’60, McDonald’s era pronto ad abbandonare questo logo, ma Cheskin esortò con successo l’azienda a tenere questo marchio insieme al suo simbolismo freudiano.


fonte:focus.it

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