Come Realizzare una Cabina armadio fai da te – spostando solo gli armadi.

 




Se i mobili a disposizione sono di misura adatta, per ottenere una cabina armadio fai da te basta spostarli, togliere le ante, aggiungere dei punti luce più un eventuale tetto e la trasformazione è bell’e fatta

Come si può costruire una cabina armadio fai da te? Beh la risposta è semplice: rubando spazio, si crea spazio!

Potrebbe sembrare un controsenso, un’assurdità, eppure non è così, per lo meno non in questo caso. Al di là dell’ingombro assoluto dei singoli elementi che compongono l’arredo di una stanza, la più o meno marcata libertà di movimento, la facilità d’accesso a questo o quel mobile, la quantità di spazio disponibile per i diversi usi e la sensazione di accoglienza o meno sono determinati da un sapiente “incastro” dei vari pezzi, funzionale alle esigenze e ai gusti di chi quello spazio abita.


Modifiche che migliorano

Ebbene, pur rubando alla stanza 2,5 mq di superficie libera a pavimento, la cabina armadio fai da te qui ottenuta non sembra quasi avere ridotto la zona transitabile attorno al letto. In compenso ha creato un piccolo locale aggiuntivo, che elimina ogni ingombro dalla camera vera e propria ed è spazioso quanto basta per funzionare da guardaroba e spogliatoio.

In più, la nuova disposizione del letto innalza di parecchio il grado di accoglienza della stanza stessa, perché apre la visuale sull’esterno, sulla luce naturale. Ma c’è di più: in molti casi, per costruire una cabina armadio fai da te non occorre affrontare ingenti spese né grandi lavori, ma basta “riciclare” quanto già è a disposizione, spostandolo, eventualmente modificandolo in parte, deprivandolo di qualche pezzo e integrandolo con pochi altri elementi.


Via le ante

L’armadio spogliatoio fai da te presentato in queste pagine a titolo di esempio nasce proprio così. Come elementi di mobilio utilizza proprio i due armadi che già c’erano, apportandovi modifiche davvero di poco conto. Il più profondo dei due resta addirittura là dove già era ed è solo privato delle ante; l’altro, più sottile ma di pari ingombro in larghezza, è spostato in faccia al primo, alla distanza di circa un metro, e liberato anch’esso dagli sportelli.

 


Due locali

Questo cambio di disposizione crea un locale separato, che come tramezza utilizza il dorso del secondo armadio, presentabile senza ulteriori modifiche. Il fatto che i due mobili non siano a tutt’altezza, torna a vantaggio perché permette di montare un controsoffitto in cui installare dei faretti a incasso.

L’opera è completata con una cornice di raccordo tra gli armadi e il soffitto, prolungata in tutta la parte rimanente della stanza per ragioni ottiche.


Come progettare la cabina armadio fai da te

Ovviamente non ha alcun senso proporre disegni specifici per armadi spogliatoi perché ogni camera fa caso a sé. Però si possono dare alcune indicazioni di base per progettarla. In linea di massima, per poter allestire una cabina armadio occorrono almeno due (meglio due e mezzo o tre) metri per due, perché per sfruttarne bene lo spazio interno occorre disporvi gli scaffali, gli ex armadi, le cassettiere e quant’altro su due facce opposte, possibilmente le due maggiori.


Come si trasforma la stanza

PRIMA

con il classico arredo originale, formato da due armadi a parete e un letto matrimoniale, non solo mancava spazio per riporre materiale vario, ma anche la vista dal giaciglio non era poi eccezionale.


DOPO

Dopo la trasformazione, il letto dà direttamente sull’ampia finestra e nella cabina armadio fai da te c’è spazio aggiuntivo in cui sistemare anche oggetti che non è pratico o possibile mettere dietro un paio di ante.

 


La zona vuota

Serve sia semplicemente per permettere l’accesso ai mobili ed evitare che i diversi elementi che li compongono si scontrino a vicenda, sia per lasciare libertà di movimenti a chi utilizza l’armadio cabina fai da te come spogliatoio. Per questa ragione non deve assolutamente essere inferiore a 700-800 mm, tenendo conto che un metro di luce è decisamente più confortevole. Salvo casi particolari, la cabina va ricavata lungo uno dei lati minori della stanza e mai in quello con la finestra, che altrimenti verrebbe a mancare alla camera oppure si ritroverebbe relegata al termine di un corridoietto e come tagliata via dall’insieme del locale.

Unica eccezione può essere data in una stanza molto grande, fornita di due finestre, di cui una venga quindi inglobata nell’armadio spogliatoio.

Diverso è, invece, il discorso per quanto riguarda la porta. Il caso qui presentato fa vedere chiaramente che, se questa si apre in posizione laterale, non impedisce la costruzione di una cabina armadio: si tratta semplicemente di lasciare libera una zona di transito, che non risulta angusta né influisce in maniera negativa sulla qualità più o meno accogliente della camera. Se la stanza ha una parete corta sgombra di infissi e nelle adiacenti non ce ne sono per almeno 1700 mm, l’armadio spogliatoio può prendere tranquillamente tutta la larghezza.

In questo caso l’accesso va ricavato nella posizione più adatta per la disposizione del mobilio, tenendo conto sia di quello interno alla cabina sia, e ancor più, di quello che arreda la stanza. Per esempio, in una cameretta per due ragazzi, i lettini possono essere disposti di qua e di là di un’apertura centrale, mentre in una matrimoniale, se il muro serve per la testata del letto la porta che da sulla cabina deve inevitabilmente essere ricavata su un lato, altrimenti non resta spazio a sufficienza.


Illuminazione e modifiche della cabina armadio fai da te

All’interno della cabina è più comodo fare a meno di ante, che creerebbero solo impaccio. Il pezzo di parete libera può essere attrezzato con bastoni o ganci per appendervi di tutto. All’illuminazione provvedono dei faretti a incasso inseriti nel soffitto ribassato.


Una cabina armadio può benissimo essere priva di porta oppure montare al suo posto una semplice tenda o, al massimo, un leggero infisso a soffietto. Volendo avere a di-sposizione una chiusura “se-ria” le cose si complicano parecchio, sia perché il battente crea ingombro, sia perché la struttura richiede un maggiore impegno costruttivo. Se questo non spaventa, forse la soluzione più adatta è quella data da una porta a scomparsa. Secondo dove è sistemato il varco e quanto è largo il cassonetto, per raccordare la sua parete al resto può risultare necessario erigere anche una parziale tramezza di cartongesso.

Mentre qualunque armadio in camera riceve luce dalla finestra e dall’impianto d’illuminazione previsto per la stanza stessa, la zona separata si ritrova carente in fatto di luminosità. Uno dei sistemi più eleganti per servirla in questo senso è quello utilizzato nell’esempio illustrato, ossia un controsoffitto che accoglie tre punti luce a incasso. Un altro può fare uso di un faretto montato sopra la porta o l’eventuale cornice e orientato verso l’alto in modo da fornire un’illuminazione diffusa indiretta.


I ritocchi

Sia l’eliminazione degli sportelli originali sia l’installazione dell’impianto elettricocomportano (o possono comportare) interventi ovvero ritocchi sugli armadi. Il cavo elettrico richiede un foro di passaggio verso la zona chiusa dal controsoffitto e una canalina in cui correre nonché un interruttore di comando. L’eliminazione degli sportelli lascia dei segni in corrispondenza di ogni cerniera, che vanno preferibilmente colmati e mascherati.


di: http://www.bricoportale.it

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