Attenzione alle finte email dall’Agenzia delle entrate e da Equitalia

 




Complici anche le ultime settimane utili per richiedere la rottamazione delle cartelle esattoriali, da qualche giorno hanno ripreso a circolare alcune finte email provenienti dall’Agenzia delle entrate e da Equitalia. Si tratta di veri e propri tentativi di phishing, il cui obiettivo è quello di estorcere dati personali come le coordinate dei conti correnti o delle carte di credito. Entrambi gli enti hanno segnalato la loro estraneità alle comunicazioni.

Logo e firma rendono le email molto simili a quelle ufficiali

L’ultima email ha le sembianze di una mail inviata dagli uffici dell’Agenzia delle entrate e contiene anche riferimenti a numeri telefonici reali. Nella comunicazione si fa accenno a un debito con il dipartimento finanziario per il quarto trimestre del 2016, viene inoltre comunicato che, in caso di mancato pagamento, si provvede a un addebito sul conto corrente. L’email contiene anche dei file in allegato che, ovviamente, non devono essere scaricati o aperti. A rendere tutto più credibile, c’è anche il fatto che queste comunicazioni sono molto simili a quelle ufficiali dell’Agenzia delle entrate, con tanto di logo e riproduzione della firma digitale del finto dirigente che ci chiede di regolarizzare la posizione. Operazione che va eseguita, stando a quanto dichiarato nelle email, attraverso un versamento consistente a favore di una società.

Attenzione alle finte email di Equitalia

La finta Equitalia invita a scaricare un file o a cliccare su un link

Anche Equitalia è finita suo malgrado nel calderone dei tentativi di phishing. In tanti segnalano, infatti, che stanno circolando delle email truffa che contengono avvisi di pagamento di Equitalia e che invitano a scaricare file (come nell’esempio, dove compare un generico “accedi documento”) o a utilizzare link esterni. I truffatori stanno probabilmente approfittando della situazione di confusione generata dalle richieste di rottamazione delle cartelle esattoriali emesse tra il 2000 e il 2016, per estorcere informazioni e invianre richieste di pagamento illecite.

Come riconoscere le comunicazioni sospette

Sia l’Agenzia delle entrate che Equitalia hanno preso le distanze da queste comunicazioni. L’Agenzia delle entrate ha ricordato che l’amministrazione finanziaria non chiede in nessun caso versamenti tramite bonifici, conti correnti o carte di credito. L’unico metodo che viene utilizzato è quello dei modelli di pagamento F23 e F24. È possibile denunciare il tentativo di truffa a qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle entrate o alla polizia. Equitalia ha invece stilatouna lista di mittenti falsi, da cui spesso arrivano le comunicazioni per conto di “Agente della riscossione Equitalia spa”. Bisogna diffidare dalle email che provengono da questi indirizzi: [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected].

Cos’è il phishing?

Il phishing è un sistema illegale di raccolta di dati (carta di credito, codice fiscale…) che vengono utilizzati in un secondo momento per fini illeciti. Le email con queste richieste vengono costruite con le stesse grafiche di società vere, in modo da risultare realistiche.


Di: https://www.altroconsumo.it


 

✎Facebook Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.